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I DANNI DELLA CATTIVA INFORMAZIONE...

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Messaggio  DIF Ven Nov 16, 2007 1:17 pm

Quando la cattiva informazione genera violenza....
nelle prime ore dopo la morte di Sandri si era sparsa la notizia che fosse stato ucciso da un colpo di pistola di un Juventino....ho sentito attacchi beceri e reazioni spropositate ad una notizia che ancora non aveva fondamenti.Reazioni spropositate che poi sono avvenute la sera da una massa di deliquenti che prendendo come pretesto questo episodio hanno sfogato la loro frustrazione nelle strade d'italia producendo danni incalcolabili e dando un immagine pessima all'italia
Dopo una settimana da quel triste episodio si viene a sapere quanto segue:
Tifoso morto, "agguato dei laziali"
Per gli inquirenti innescarono la rissa
Clamorosi sviluppi nell'inchiesta sulla tragica morte di Gabriele Sandri. Secondo la ricostruzione della rissa nella stazione di servizio di Badia al Pino effettuata dagli investigatori e dal magistrato inquirente, gli ultrà della Lazio avrebbero teso un'imboscata agli juventini in transito sullo stesso tratto autostradale, attaccandoli con cinghie, biglie e ombrelli. Secondo l'Adnkronos, nella rissa sarebbero coinvolti almeno 8 tifosi laziali.
Questo dettaglio emerge dalle numerose testimonianze rese non solo dai protagonisti ma anche da chi aveva assistito alla scena quella domenica mattina.
Secondo quanto raccolto dall'Adnkronos, gli inquirenti avrebbero scoperto che almeno otto tifosi laziali con il volto coperto attesero l'arrivo della Mercedes alla stazione di Badia al Pino e con cinghie, biglie e ombrelli si scagliarono contro gli juventini.
Sul luogo la Scientifica troverà successivamente anche due coltelli a serramanico e ombrelli. Dagli accertamenti risulta che appartenessero ai tifosi laziali. "Evidentemente erano degli occupanti della macchina dove c'è stato il morto", ha dichiarato il procuratore capo di Arezzo Ennio Di Cicco.
Il magistrato ha spiegato che i quattro tifosi laziali che domenica erano assieme a Sandri sono accusati di porto d'oggetti atti ad offendere "ed eventualmente lesioni, ma questo lo devo ancora verificare". Il procuratore ha aggiunto che nell'area di servizio c'erano tre auto e due gruppi di tifosi, uno laziale e l'altro juventino. A chi gli chiedeva se, durante la zuffa le vittime siano stati gli juventini, il procuratore ha risposto: "Sembrerebbe".
Di Cicco ha quindi spiegato che i tifosi della Juventus - che sono stati o che saranno identificati - erano arrivati a bordo di una Clio e di una Mercedes, mentre i tifosi della Lazio si trovavano sulla Megane. "Hanno colluttato fra di loro - ha aggiunto il procuratore - questo è un dato di fatto". Ma ha detto di non sapere se Gabriele abbia "partecipato alla zuffa. E anche in quel caso, che importanza avrebbe?". Per Di Cicco il filone di indagine relativo zuffa "potrebbe essere stralciato. Sono episodi collaterali: una cosa è l'omicidio, una cosa sono le colluttazioni fra i tifosi".

e ancora.....
Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso domenica mattina da un poliziotto in un'area di servizio dell'A1, aveva in tasca due pietre: è il risultato, secondo quanto riportato dalla trasmissione Annozero, dell'ispezione effettuata sul cadavere prima dell'autopsia. Inoltre, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati Sandri e i suoi amici ad aggredire i tifosi juventini fuori dall'autogrill.
Quasi un agguato, messo in atto da Sandri, dai suoi quattro compagni e da altri cinque tifosi laziali che viaggiavano su una Clio (tra loro anche una donna che però non sarebbe scesa dall'auto). Le due auto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, viaggiavano assieme ed assieme hanno parcheggiato nell'area di servizio a distanza dal bar davanti al quale si era fermata la Mercedes con a bordo cinque tifosi juventini, probabilmente già individuati lungo la strada per via di giubbotti, sciarpe e bandiere.
I nove laziali, con i volti coperti da sciarpe e cappucci, avrebbero atteso fuori dal bar gli juventini e, quando tre di loro sono usciti, li avrebbero aggrediti. La pattuglia della stradale era sulla piazzola dal lato opposto dell'autostrada e stava verbalizzando alcuni esponenti di un centro sociale. Sentendo le grida, gli agenti hanno acceso la sirena della loro auto: i tre juventini sarebbero quindi saliti sulla loro auto, mentre gli aggressori la tempestavano con sassate e ombrellate.
A questo punto gli altri due juventini sarebbero usciti dal bar e saliti in auto, e la Mercedes si sarebbe allontanata, seguita poco dopo dalla Clio dei laziali. Infine sarebbero risaliti in auto Sandri ed i suoi compagni. Nel frattempo l'agente avrebbe sparato il primo colpo, e quindi il secondo che ha raggiunto ed ucciso Sandri.

La morte di un giovane ragazzo non ha colori...ma spesso si dann0 delle colpe forse troppe ad un mondo di generare violenza dentro e fuori gli stadi senza dimenticare l'influenza ed il peso che hanno i mezzi di comunicazioni ormai nella società e nei comportamenti delle nuove generazioni.
Quando si diffondono notizie del genere e s'innesca la miccia poi è molto difficile frenarne le conseguenze!

DIF
Ospite


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